SOLENNITÀ DELL’ASSUNZIONE DI MARIA SANTISSIMA AL CIELO

Omelia del nostro Vescovo Carlo

Sia lodato Gesù Cristo!Carissimi, la preghiera di colletta, appena cantata, riassume bene il mistero che oggi celebriamo: la vittoria della vita sulla morte, riverbero della luce di Pasqua che in questo giorno avvolge, illumina, trasfigura la vita della Vergine e Madre di Dio Maria Santissima e che continua ad illuminare la Chiesa e ciascuno di noi e ci invita ad accogliere il Signore nella nostra vita, a vivere con Lui, per Lui e in Lui, nella speranza dei beni eterni, rivolti verso la meta eterna: Dio onnipotente ed eterno, che hai innalzato alla gloria del cielo in corpo e anima l immacolata Vergine Maria, madre di Cristo tuo Figlio, fa che viviamo in questo mondo costantemente rivolti ai beni eterni, per condividere la sua stessa gloria Questa solennità annuncia una gioia immensa: la Gran Madre di Dio, oggi è fatta partecipe della vittoria del Figlio suo, Gesù Cristo, sul peccato e sulla morte, poiché come recita il prefazio di questo giorno, riecheggiando quanto già affermato da San Germano di Costantinopoli, Tu non hai voluto che conoscesse la corruzione del sepolcro colei che ha generato il Signore della vita .E questa gioia è immensa perché la sorte di Maria e la sorte della Chiesa, è la sorte meravigliosa di ciascuno di noi attraverso il cammino di santità che il Signore di offre, ci dona. Non è un caso che sia datata 1 novembre, festa di Ognissanti, la Costituzione Apostolica «Munificentissimus Deus» di Pio XII, con la quale veniva definito che l augusta Madre di Dio, arcanamente unita a Gesù Cristo fin da tutta l eternità «con uno stesso decreto» di predestinazione, immacolata nella sua concezione, vergine illibata nella sua divina maternità, generosa compagna del divino Redentore, vittorioso sul peccato e sulla morte, alla fine ottenne di coronare le sue grandezze, superando la corruzione del sepolcro. Vinse la morte, come già il suo Figlio, e fu innalzata in anima e corpo alla gloria del cielo, dove risplende Regina alla destra del Figlio suo, Re immortale dei secoli ( ) Pertanto dichiariamo essere dogma di fede che l immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo». .I cristiani guardano in questo giorno a Maria, e contemplano in Lei il mistero della Chiesa, la sua maternità ci dice della maternità della Chiesa: Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle. Era incinta, e gridava per le doglie e il travaglio del parto . È questa la vita e la missione della Chiesa, la sua maternità verso ogni cristiano, come lo fu di Maria nei confronti di Cristo. Maria , come ci dice, il beato Guerrico, abate, è infatti madre di tutti coloro che rinascono alla vita, proprio come la Chiesa di cui è modello. È madre di quella vita di cui tutti vivono. Generando la vita, ha come rigenerato tutti coloro che di questa vita dovevano vivere.Una Chiesa che, badate bene, non trova nulla in sé, ma tutto riceve da Dio. La sua fatica è quella di vestirsi di Cristo, fuggendo la tentazione di nascondere la propria nudità con i ridicoli e al tempo stesso ingannevoli stracci – volevo dire le affascinanti quanto menzognere ideologie – con cui tenterebbe invano di coprirsi. La sua fatica è quella di consegnarsi a Cristo per essere liberata dalle tante schiavitù, di svuotarsi per riempirsi di Lui, svuotarsi delle mortali illusioni e riempirsi della speranza eterna. È questo che canta Maria nel Magnificat e che la Santa Madre Chiesa ripete: Grandi cose ha fatto in me l Onnipotente ( ) Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore, ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili, ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote, ha soccorso Israele suo servo ricordandosi della sua misericordia .È in Maria, primizia e immagine della Chiesa , come ci indica il prefazio odierno, che hai rivelato il compimento di salvezza e hai fatto risplendere per il tuo popolo, pellegrino sulla terra, un segno di consolazione e di sicura speranza . Soleva dire il Santo Curato d Ars: Il cuore di questa buona Madre non è che amore e misericordia, non desidera che di vederci felici. Basta solo rivolgersi a Lei per essere esauditi . E ancora: L uomo era creato per il cielo. Il demonio ha spezzato la scala che vi conduceva. Nostro Signore, con la sua Passione, ce ne ha formata un altra La SS. Vergine è sull alto della scala e la tiene a due mani .Carissimi, molti parlano di un mondo nuovo, di un mondo più giusto. C è desiderio grande di pace, di fraternità, mentre assistiamo, purtroppo, al ripetersi di guerre, al moltiplicarsi delle divisioni. Si fa sempre più grave e dolorosa l emarginazione dei deboli, la sopraffazione dei potenti. Crediamo che solo la speranza eterna ci faccia uscire dai nostri egoismi ed entrare, a tentoni, come bambini di pochi mesi, che camminano gattoni, nella carità di Cristo, quella vera. Solo la grazia di Cristo ci spinge fuori dalle nostre furbizie che recitano il bene . Solo la luce della Pasqua di Cristo, che illumina prima di tutto Maria, specialmente in questo giorno santissimo, dissipa le tenebre con cui le astuzie degli uomini tessono la storia del mondo.Affermava il Santo Padre Benedetto XVI: Noi siamo chiamati, proprio come cristiani, ad edificare questo mondo nuovo, a lavorare affinché diventi un giorno il «mondo di Dio», un mondo che sorpasserà tutto ciò che noi stessi potremmo costruire. In Maria Assunta in cielo, pienamente partecipe della Risurrezione del Figlio, noi contempliamo la realizzazione della creatura umana secondo il «mondo di Dio».Carissimi, la Vergine Madre interceda per noi perché forti della speranza eterna diveniamo servitori umili dei nostri fratelli in quella carità nella verità, di cui Gesù Cristo s è fatto testimone con la sua vita terrena e, soprattutto, con la sua morte e risurrezione , come scriveva il Santo Padre Benedetto XVI nella introduzione della Caritas in Veritate. L umiltà di Maria ci sia di esempio per servire la Chiesa senza servirsene, per vivere nella Chiesa al servizio della comunione e per non essere fautori di divisioni, arroccati con i potenti del momento per imporre, anche all interno della Chiesa, Corpo mistico di Cristo, di cui Maria è immagine e prototipo, o le nostre ottuse ideologie o, ancor peggio, una santità che nulla ha a che fare con quella di Cristo, il crocifisso risorto. Ogni nostra preoccupazione e affanno trovi serena fiducia e pace nel sapere di una Madre che ci ama e ci custodisce nel cammino verso la Gerusalemme del cielo : O Dio, che in questo sacrificio eucaristico ci hai resi partecipi della tua salvezza, fa che per l intercessione della Vergine Maria assunta in cielo giungiamo alla gloria della risurrezione Sia lodato Gesù Cristo+Carlo, vescovo