LETTERA AGLI INSEGNANTI DI RELIGIONE

SALUTO E AUGURIO AGLI INSEGNANTI DI RELIGIONE

A tutti voi, cari Insegnanti di religione,chiamati ad operare in questa porzione di Chiesa che è la Diocesi di Massa Marittima Piombino Elba, porgo il mio più cordiale e sincero augurio di un proficuo e soddisfacente lavoro.Un nuovo anno scolastico è sempre carico di attese, di speranze, di fiducia, di nuovi propositi da tradurre in azioni efficaci e costruttive da mettere in atto, mantenendo sempre, però, un sano realismo coerente con i tempi e i luoghi nei quali vi è dato di vivere e operare.Nella scuola, l Insegnante di Religione, chiamato a parlare di argomenti elevati, ma in modo appetibile ai ragazzi nelle varie fasce di età, è una risorsa essenziale e insostituibile.L insegnamento della Religione Cattolica, che è una disciplina scolastica a tutti gli effetti, in dialogo interdisciplinare con le altre, e che si qualifica come offerta culturale proposta a tutti, credenti e non credenti, è un opportunità preziosa nel cammino formativo di ogni percorso scolastico, perché certamente si può ottenere una autentica ricchezza culturale ed educativa da una corretta visione del patrimonio cristiano-cattolico e del suo peculiare contributo al cammino dell umanità; inoltre, la conoscenza del cristianesimo, radice e fondamento di tanta parte della cultura italiana ed europea, ha una notevole rilevanza per la comprensione del patrimonio storico e artistico della nostra bella terra di Maremma, dell Elba, dell Italia intera, e contribuisce a dare una risposta specifica al bisogno di significato che ciascuno avverte dentro di sé. Così, voi, cari Insegnanti siete chiamati ad un compito alto: promuovere e favorire non solo il pieno sviluppo della personalità dello studente, ma anche la conoscenza dell altro, la reciproca comprensione e il rispetto.Voi offrite un servizio educativo «volto a formare personalità giovanili ricche di interiorità, dotate di forza morale e aperte ai valori della giustizia, della solidarietà e della pace, capaci di usare bene della propria libertà» (GIOVANNI PAOLO II, Discorso al Simposio del Consiglio delle Conferenze Episcopali d Europa sull insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica, 15 aprile 1991).La promozione della formazione armoniosa e integrale della persona umana, poi, è anche un obiettivo comune all Insegnante di Religione e alla Comunità Cristiana, per l Insegnante sotto l aspetto cognitivo, per la Comunità come attività pastorale nel cammino di fede; auspico quindi che ci siano rapporti positivi e fecondi di collaborazione reciproca nel rispetto dei ruoli diversi fra gli Insegnanti, ricchi di competenze culturali, e le Parrocchie della nostra Diocesi, impegnate nelle molteplici e varie attività rivolte ai più giovani.Voglio infine concludere questo mio augurio con le parole che Benedetto XVI rivolse il 7/2 / 2011 ai partecipanti alla Plenaria della Congregazione per l Educazione Cattolica:«L opera educativa sembra diventata sempre più ardua perché, in una cultura che troppo spesso fa del relativismo il proprio credo, viene a mancare la luce della verità, anzi si considera pericoloso parlare di verità, instillando così il dubbio sui valori di base dell esistenza personale e comunitaria. Per questo è importante il servizio che svolgono nel mondo le numerose istituzioni formative che si ispirano alla visione cristiana dell uomo e della realtà: educare è un atto d amore, esercizio della carità intellettuale, che richiede responsabilità, dedizione, coerenza di vita».Buon anno scolastico a tutti! + Carlo, vescovoNella Natività della Beata Vergine Maria, 8 settembre 2013