Mappa della Diocesi

Il suo territorio – i suoi confini geografici

Il profilo geografico del territorio diocesano è fortemente segnato da una orografia difficile perché estremamente varia e dai contorni (confini) frastagliatissimi.
Su una superficie complessiva di 1.200 Kmq. vi sono disseminate 53 Parrocchie con una popolazione totale che sfiora i 135.000 abitanti.
Una parte della diocesi, quella continentale, confina a Nord con la Diocesi di Volterra, nei pressi della stazione ferroviaria di Bolgheri; ancora con Volterra ad Est; con quella di Grosseto ad Est ed a Sud, determinando a Sud il confine diocesano sulla demarcazione del confine del Comune di Follonica con Scarlino e Gavorrano.
Il territorio è in parte integrato nella Provincia di Livorno (Nord e Isole), parte in quella di Pisa (col Comune di Monteverdi M.mo a Nord Est) e parte in quella di Grosseto (Comuni di Massa Marittima e di Follonica a Sud).
La superficie della zona continentale, per 956,8 Kmq, conta 37 Parrocchie.
La superficie della zona insulare, per 244,2 Kmq. comprende le 15 Parrocchie dell’Isola più la Parrocchia dell’Isola di Pianosa. Fa parte del territorio diocesano e del Comune di Portoferraio anche l’Isola di Montecristo oggi Parco Naturale in pratica dichiarata “disabitata”, ma che contiene le vestigia di una ricca ed interessante vita religiosa monastica, oltre alla ex Villa di Caccia di Casa Savoia, la Casa dei Guardiani ed un piccolo acquartieramento del Corpo Forestale.

Zone territoriali di interesse socio-economico

Potremmo suddividere la parte continentale della Diocesi in Tre zone idealmente contraddistinte da precipui interessi socio-economici (qualche volta intersecanti).
A NORD, NORD EST – fino a San Vincenzo – zona di interesse eminentemente agricolo con particolare vocazione turistica estiva su Marina di Donoratico, Sassetta (in collina) e San Vincenzo.
AL CENTRO – San Carlo, Campiglia, Piombino – zona di precipuo interesse Industriale/siderurgico ed un potenziale indotto di supporto non ancora, purtroppo, sfruttato. Nomi famosi, nella storia industriale d’Italia: “La Magona” – Acciaierie ex “Ilva” Tubificio “Dalmine” – Grande Centrale ENEL di Tor del Sale; a San Carlo estrazione del calcare per la “Solvay”.
AL SUD – (Massa M.ma e Follonica con alle spalle le Colline Metallifere) vi erano concentrate attività estrattive e di trasformazione chimica – oggi in forte crisi. (“Solmine etc.) Attualmente passa in attivo l’industria del “turismo” su Follonica e su Massa M.ma e dintorni nei periodi di buona stagione.
LA PARTE INSULARE – (fatta eccezione per l’Isola di Pianosa che è tutta zona riservata a Carcere/Colonia di lavoro) è ormai da dopo la II Guerra mondiale lanciata eminentemente nell’industria turistica stagionale con un promettente prolungamento anche nei periodi di primavera-autunno ed in parte in occasione delle festività natalizie e pasquali.
Vi è, abbastanza notevole, una attività di pesca costiera soprattutto per il Pesce Azzurro; in misura minore anche per il pesce pregiato; (I porti di armamento di piccole flottiglie da pesca sono: Portoferraio, Marina di Campo, Marciana Marina e Porto Azzurro). Purtroppo lo sfruttamento intensivo dei fondali dragati da troppi pescherecci con reti a strascico, non garantisce più adeguato sostentamento per coloro che finora si dedicano a questa unica attività.
Continua al presente in maniera ancora florida – come nel passato – l’attività marinara di tanti uomini della nostra Isola d’Elba che o a “lungo corso” o nel cabotaggio costiero hanno una fonte di lavoro ormai stabilizzata e garantita poi dai molteplici servizi di linea che sono stati e sono il supporto necessario allo sviluppo di tutte le attività isolane, massimamente di quella turistica e commerciale.

Importanza di Piombino

Da anni, ormai, il centro urbano di più notevole interesse socio-economico è divenuto la Città di Piombino, non solo per l’esistenza dei grandi complessi siderurgici (oggi purtroppo in crisi) ma anche per il movimento di Passeggeri e Merci del suo porto, che è Secondo in Italia, dopo Napoli (per i passeggeri). Vi confluiscono infatti tutte (3) le linee pubbliche e private per l’Isola d’Elba. Due società di navigazione gestiscono da Piombino linee regolari con Sardegna e Corsica (questa solo estiva).