MESSAGGIO DEL NOSTRO VESCOVO CARLO PER LA PRIMA GIORNATA MONDIALE DEI POVERI

Un saluto fraterno e un augurio: che il Signore ci doni la grazia di accogliere e servire gli ultimi e i poveri in quella carità «di cui Gesù Cristo s’è fatto testimone con la sua vita terrena e, soprattutto, con la sua morte e risurrezione» (Caritas in veritate, n. 1).
Papa Francesco ci ha detto – e credo sia questa la migliore esegesi, la più genuina interpretazione di quanto affermato a proposito della carità – che «la preghiera, il cammino del discepolato e la conversione trovano nella carità che si fa condivisione la verifica della loro autenticità evangelica. E da questo modo di vivere derivano gioia e serenità d’animo, perché si tocca con mano la carne di Cristo. Se vogliamo incontrare realmente Cristo, è necessario che ne tocchiamo il corpo in quello piagato dei poveri, come riscontro della comunione sacramentale ricevuta nell’Eucaristia. Il Corpo di Cristo, spezzato nella sacra liturgia, si lascia ritrovare dalla carità condivisa nei volti e nelle persone dei fratelli e delle sorelle più deboli. Sempre attuali risuonano le parole del santo vescovo Crisostomo: “Se volete onorare il corpo di Cristo, Continua nel file allegato…