GMG CRACOVIA 2016

19 LUGLIO - 01 AGOSTO 2016

Carissimi giovani,
un saluto cordialissimo e un grazie per quanto fate e significate per questa nostra Diocesi.
Un particolarissimo grazie a don Fabio, a don Luca e a quanti aiutano il vostro stare insieme e il vostro camminare con il Signore.
Appena quattro mesi ci separano dalla XXXI Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia e vogliamo prepararci a questo momento formidabile «lasciandoci ispirare» come scrive il Santo Padre nel suo Messaggio per questa giornata, «dalle parole: “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia” (Mt 5,7)».
E questo perché la celebrazione della XXXI Giornata Mondiale della Gioventù cade nell’Anno Santo della Misericordia voluto da papa Francesco.
Mi piace richiamare, e perciò indicarvi, per vivere fruttuosamente questo tempo che ci separa dal nostro ritrovarci tutti insieme a Cracovia, l’esortazione che nel medesimo messaggio fa il Papa:
«A voi giovani, che siete molto concreti, vorrei proporre per i primi sette mesi del 2016 di scegliere un’opera di misericordia corporale e una spirituale da mettere in pratica ogni mese. Fatevi ispirare dalla preghiera di santa Faustina, umile apostola della Divina Misericordia nei nostri tempi: “Aiutami, o Signore, a far sì che […] i miei occhi siano misericordiosi, in modo che io non nutra mai sospetti e non giudichi sulla base di apparenze esteriori, ma sappia scorgere ciò che c’è di bello nell’anima del mio prossimo e gli sia di aiuto […] il mio udito sia misericordioso, che mi chini sulle necessità del mio prossimo, che le mie orecchie non siano indifferenti ai dolori ed ai gemiti del mio prossimo […] la mia lingua sia misericordiosa e non parli mai sfavorevolmente del prossimo, ma abbia per ognuno una parola di conforto e di perdono […] le mie mani siano misericordiose e piene di buone azioni […] i miei piedi siano misericordiosi, in modo che io accorra sempre in aiuto del prossimo, vincendo la mia indolenza e la mia stanchezza […] il mio cuore sia misericordioso, in modo che partecipi a tutte le sofferenze del prossimo” (Diario, 163)».
 
Carissimi, ancora grazie assieme al mio più caro saluto, mentre auguro a me e a voi che il nostro pellegrinare verso Cracovia ci faccia sperimentare un sempre più autentico cammino verso il Signore per vivere un momento di intensa preghiera e così riscoprire il senso della propria vita.
Che la Vergine Madre, invocata come nostra Signora di Czestochowa, ci soccorra con la sua preghiera e la sua protezione.
 
+ Carlo, vescovo