Synod14 – 11a Congregazione generale: “Relatio post disceptationem” del Relatore generale, Card. Péter Erdő, 13.10.2014

Questa mattina, nel corso dell’undicesima Congregazione generale della III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi, sul tema: Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione (5-19 ottobre 2014), il Relatore generale Cardinale Péter Erdő, Arcivescovo di Esztergom-Budapest, ha tenuto la Relatio post disceptationem.Pubblichiamo di seguito l’introduzione in lingua italiana della Relatio post disceptationem, il testo integrale è reperibile e scaricabile al seguente link:http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2014/10/13/0751/03037.htmlRelazione del Relatore generale, Card. Péter Erdő Introduzione
 I Parte L’ascolto: il contesto e le sfide sulla famiglia Il contesto socio-culturaleLa rilevanza della vita affettivaLe sfide pastorali II ParteLo sguardo su Cristo: il Vangelo della famiglia Lo sguardo su Gesù e la gradualità nella storia della salvezzaLa famiglia nel disegno salvifico di DioIl discernimento dei valori presenti nelle famiglie ferite e nelle situazioni irregolariVerità e bellezza della famiglia e misericordia  III Parte Il confronto: prospettive pastorali Annunciare il Vangelo della famiglia oggi, nei vari contestiGuidare i nubendi nel cammino di preparazione al matrimonioAccompagnare i primi anni della vita matrimonialeIl positivo nelle unioni civili e nelle convivenzeCurare le famiglie ferite (separati, divorziati non risposati, divorziati risposati)Accogliere le persone omosessualiLa trasmissione della vita e la sfida della denatalitàLa sfida sull’educazione e il ruolo della famiglia nell’evangelizzazione Conclusione * * * Introduzione 1. Nella veglia di preghiera celebrata in Piazza San Pietro Sabato 4 Ottobre 2014 in preparazione al Sinodo sulla famiglia Papa Francesco ha evocato in maniera semplice e concreta la centralità dell’esperienza familiare nella vita di tutti, esprimendosi così: “Scende ormai la sera sulla nostra assemblea. È l’ora in cui si fa volentieri ritorno a casa per ritrovarsi alla stessa mensa, nello spessore degli affetti, del bene compiuto e ricevuto, degli incontri che scaldano il cuore e lo fanno crescere, vino buono che anticipa nei giorni dell’uomo la festa senza tramonto. È anche l’ora più pesante per chi si ritrova a tu per tu con la propria solitudine, nel crepuscolo amaro di sogni e di progetti infranti: quante persone trascinano le giornate nel vicolo cieco della rassegnazione, dell’abbandono, se non del rancore; in quante case è venuto meno il vino della gioia e, quindi, il sapore – la sapienza stessa – della vita […] Degli uni e degli altri questa sera ci facciamo voce con la nostra preghiera, una preghiera per tutti”.2. Grembo di gioie e di prove, di affetti profondi e di relazioni a volte ferite, la famiglia è veramente “scuola di umanità” (“Familia schola quaedam uberioris humanitatis est“: Concilio Vaticano II, Costituzione sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et Spes, 52), di cui si avverte fortemente il bisogno. Nonostante i tanti segnali di crisi dell’istituto familiare nei vari contesti del “villaggio globale”, il desiderio di famiglia resta vivo, in specie fra i giovani, e motiva la necessità che la Chiesa annunci senza sosta e con convinzione profonda quel “Vangelo della famiglia” che le è stato affidato con la rivelazione dell’amore di Dio in Gesù Cristo.3. Sulla realtà della famiglia, decisiva e preziosa, il Vescovo di Roma ha chiamato a riflettere il Sinodo dei Vescovi nella sua Assemblea Generale Straordinaria dell’ottobre 2014, per approfondire poi la riflessione nell’Assemblea Generale Ordinaria che si terrà nell’ottobre 2015, oltre che nell’intero anno che intercorre fra i due eventi sinodali. “Già il convenire in unum attorno al Vescovo di Roma è evento di grazia, nel quale la collegialità episcopale si manifesta in un cammino di discernimento spirituale e pastorale”: così Papa Francesco ha descritto l’esperienza sinodale, indicandone i compiti nel duplice ascolto dei segni di Dio e della storia degli uomini e nella duplice e unica fedeltà che ne consegue.4. Alla luce dello stesso discorso abbiamo raccolto i risultati delle nostre riflessioni e dei nostri dialoghi nelle seguenti tre parti: l’ascolto, per guardare alla realtà della famiglia oggi, nella complessità delle sue luci e delle sue ombre; lo sguardo fisso sul Cristo per ripensare con rinnovata freschezza ed entusiasmo quanto la rivelazione, trasmessa nella fede della Chiesa, ci dice sulla bellezza e sulla dignità della famiglia; il confronto alla luce del Signore Gesù per discernere le vie con cui rinnovare la Chiesa e la società nel loro impegno per la famiglia.