SANTA MADRE DI DIO

Carissimi fratelli e sorelle,
la MATERNITÀ DI MARIA, come tutta la sua vita, trova una più chiara comprensione se si pone in riferimento alla donna Eva, la madre di tutti i viventi (Gn 3,20).
Due maternità che affiorano non di rado nella preghiera della Chiesa: «O Dio, che in modo mirabile ci hai creati a tua immagine, e in modo più mirabile ci hai rinnovati e redenti» (Colletta, Santa Messa del giorno di Natale; Preghiera dopo la prima lettura, Veglia della notte di Pasqua); «O Dio, che dall’inizio del mondo benedici l’uomo e la donna con la grazia della fecondità» (Colletta, Santa Messa degli sposi).
Dunque all’inizio c’è sempre una benedizione di Dio che non può che essere il dono della fecondità.
Una fecondità, la prima, che degenera, che si allontana da Dio; una maternità il cui frutto è segnato dal fratricidio, dalla gelosia, dal disprezzo dell’altro. Un ripiegarsi su se stesso che rende l’uomo incapace di realizzarsi perché rimane nella solitudine (sempre infeconda), impotente a custodire la sua e l’altrui vita.
Il cammino di Eva, che si rende estranea a Dio, è frutto di un non ascolto, di disobbedienza. Questo allontanarsi da Dio … [ prosegue nel file allegato].
 

30 Dicembre 2020

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