
L’approfondimento completo sull’edizione del settimanale diocesano di Domenica 4 luglio
“Si educa con ciò che si è”. L’educazione alla luce del Vangelo
È stato un bel momento di condivisione e di comunione quello che ha visto riuniti, sabato scorso, 28 giugno presso il Seminario vescovile di Massa Marittima gli insegnanti di religione della nostra diocesi per il consueto incontro annuale, questa volta deciso alla fine dell’anno scolastico.
Come relatore e ospite della mattina è stato invitato il prof. Pietro Riparbelli, formatore, coach professionista e docente nelle scuole secondarie di secondo grado, specializzato nel coaching e nell’ascolto profondo degli adolescenti, oltre che autore di diversi libri e manuali. Ed è proprio del suo ultimo libro “Si educa con ciò che si è” che e venuto a dialogare con gli insegnanti. Un libro che ha proprio per sottotitolo “coaching per gli adolescenti alla luce del messaggio evangelico” e che affronta moltissime tematiche e aspetti di significativa attualità. La conversazione ha toccato molti spunti di riflessione, primo fra tutti la presa di coscienza da parte di noi adulti, di chi sono i giovani, gli adolescenti che abbiamo davanti. Le difficoltà non sono certo poche ma, allo stesso tempo, è emerso quanto sia importante l’ascolto; una dimensione chiave per entrare in dialogo con i ragazzi che, spesso, soffrono di solitudini indicibili o di pregiudizi infondati. Il buon educatore è colui che segue l’insegnamento di Gesù nel Vangelo. Infatti, nel libro di Riparbelli, troviamo molte parabole evangeliche che vengono tradotte in vere e proprie “procedure” di comportamento per mettersi in ascolto ed entrare in una vera relazione che non giudica e non resta a distanza ma ha il coraggio di lasciarsi coinvolgere con e dall’altro. C’è poi la questione dello scarto generazionale che può però essere colmato da un saper essere testimoni e adulti autentici in ciò che facciamo e in ciò che siamo. Più volte il relatore ha ribadito l’importanza dei gesti, più che delle parole; i giovani non ascoltano ciò che diciamo loro ma come ci rivolgiamo a loro e quanto siamo, noi, all’altezza di noi stessi altrimenti, ogni nostro parlare, sarebbe solo ipocrita e vacuo. Si è parlato poi di educazione ed intelligenza affettiva e di come sia importante dare spazio, riconoscere e dare un nome alle nostre emozioni, spesso soffocate da un’ansia da prestazione causata, purtroppo, da genitori che ambiscono solo ad avere figli performanti e che, allo stesso tempo, evitano, per i loro figli, di affrontare prove ed ostacoli. Il tutto è stato arricchito dalla testimonianza e da esempi concreti che Pietro Riparbelli ha affrontato ed affronta tutt’ora ogni giorno nel suo ruolo di educatore e coach. Gli insegnanti si sono lasciati portare dalla conversazione partecipando loro stessi con riflessioni, domande ed esperienze personali.
Dopo l’incontro e alcune comunicazioni rivolte agli insegnanti da parte dell’Ufficio diocesano per l’IRC, come l’andamento del Concorso straordinario e ordinario o ribadendo alcune norme, spesso infrante nel mondo della scuola, i docenti hanno partecipato alla Santa Messa presieduta dal nostro Vescovo che ha rivolto parole di incoraggiamento, gratitudine e attenzione verso chi si trova a svolgere un servizio delicato e importante come quello dell’insegnante. Al pranzo, offerto dall’Ufficio diocesano per l’IRC, è stato possibile per chi lo desiderasse, confrontarsi con l’Ufficio scuola per fare il punto sull’anno appena terminato e condividere prospettive per l’anno futuro.
Un grazie particolare va poi a due insegnanti che dal prossimo anno saranno in pensione: Tina Stangoni e Roberta Bartoli. Grazie del vostro servizio, attento e fedele, di tutti questi anni, grazie della vostra testimonianza. Da parte nostra l’augurio sincero di continuare, come avete fatto finora, ad essere nel mondo sempre all’altezza della vita. Grazie al nostro Vescovo che ci accompagna sempre con la sua paterna cura e a don Filippo per l’ospitalità sempre pronta e disponibile.
L’augurio, infine, a tutti voi, insegnanti e non, di una buona e meritata estate!
Luca Provvedi – Giovanni Malpelo
(Ufficio IRC diocesano)





