EPIFANIA 2021

Omelia del nostro Vescovo Carlo, 06 gennaio 2021 - Cattedrale di San Cerbone

Carissimi fratelli e sorelle,
in ogni tempo e in ogni luogo, uomini e donne si sono messi in cammino, al seguito di Abramo.
Possiamo dire che non c’è luogo, situazione da cui l’uomo non debba partire, mettersi in cammino, se vuole incontrare Dio e se stesso.
Al tempo stesso è un partire che è un rimanere, un non andare lontano. Alla domanda: «Dove vai? Andrai lontano?», un pio israelita rispose: «Lontano da chi? Lontano da dove?».
Leggiamo nella Lettera a Diogneto: «I cristiani non si differenziano dagli altri uomini […]. Abitano ognuno nella propria patria, ma come fossero stranieri; […] ogni regione straniera è la loro patria, eppure ogni patria per essi è terra straniera» (A Diogneto; cap.5).
Abramo, l’uomo del mattino, l’uomo degli inizi, come alcuni lo hanno definito, parte.
Dopo che tutto era stato distrutto e tutto stava per ricominciare; tutto era stato travolto dalle acque del diluvio e ora tutto riemergeva da quelle stesse acque: riemergevano i monti (cfr. Gn 8,5) e nuovamente la terra (cfr. Gn 8,13), quasi una nuova creazione, Abramo ascolta …
 
[continua nel file allegato]